Quante volte il “pacco gara” si è rivelato un vero “pacco”?
Talmente tante che in molte manifestazioni è persino scomparso.
Invece all’Arrampicata alla Bocchetta: resta. Rimane perché è l’organizzazione desidera che il ricordo sia comunque piacevole. Certo, anche un pacco di pasta può essere piacevole: lo cucini, lo mangi, e per il tuo palato è piacevole. Ma non è un ricordo.
Allora Grazia Maria Bruzzo ( Bruzzo Abbigliamento ), ogni anno si scervella per trovare qualcosa di nuovo: i guanti, la bandana, l’ombrello, il coltellino multiuso… quest’anno le ciabattine da doccia che, sicuramente, ognuno di noi usa. E rappresentano un ricordo permanente.
Certo, vi saranno anche i premi “da meritare”, “da vincere”, ma gli organizzatori ritengono che la manifestazione, prima ancora di essere una gara, debba essere una festa.
Una festa dove gli atleti entrano in competizione, ma con il sorriso sulle labbra, non certo guardandosi in cagnesco.
E così diventa una festa per tutti: per chi partecipa, per chi vuole affermarsi, e anche per chi organizza che vede tanta gente sorridente.
Non solo per il pacco gara, naturalmente. Lo spirito di fratellanza di chi corre non si mette mai in dubbio. Alla fine, intanto, corri contro te stesso, non contro gli altri partecipanti.